05/07/10

GYTHIO

GYTHIO 29-giugno-2010

36°45 N
22°34 E

Finalmente riprende l'aggiornamento del viaggio di Salina, purtroppo le connessi ad internet in posti poco trafficati di questa parte di Egeo non sono sempre i migliori.
Ci scusiamo per questi giorno di silenzio.

                                               

                                                                    Gythio in prua
Circa 35 miglia ancora da percorrere per raggiungere il porto di Gythio, porto della vecchia Sparta, e porto tra l’altro dal quale venne prelevata Elena di Troia, che in realtà era di Sparta.

Molliamo dal fantomatico porticciolo prestissimo, per evitare la forte termica di queste zone che sarebbe stata direttamente in prua.
Un’ora circa prima dell’arrivo, riunione in coperta per un riassetto generale, vogliamo che Salina sia bella ed in ordine per l’occasione: una strigliata veloce al ponte, tutte le cime ed ogni altra cosa in giro va al suo posto, giù le vele su le bandiere dei nostri amici, indossiamo magliette pulite, un occhiata ai volti dei compagni questa mattina particolarmente raccolti e silenziosi: “ok siamo pronti”.
Alle 11.30 Salina è ormeggiata all’inglese al molo spartano sotto una splendida sirena in bronzo. Come sicuramente stà pensando Giovanni: dopo 2716 anni i Parteni sono tornati.
La giornata è stupenda, il paesino è bello ed ordinato, pochissime persone in giro e poco rumore. Dopo diverse telefonate degli amici greci che stanno seguendo i nostri passi, ci informano che alle 18.00 verranno ad intervistarci dei giornalisti di un quotidiano di Sparta.
Sono le 13.00 circa, le ore passano lente e tranquille tra una pita e una visita nei dintorni del porticciolo. Il paesino, non troppo piccolo per la verità, è molto curato e ben organizzato (localini, ristoranti ed alberghi) per accogliere un buon flusso turistico, che però ancora una volta non troviamo, sarà il meteo che stenta a stabilizzarsi, i mondiali, la crisi, ma di turisti ancora solo rare tracce.
Psicologicamente tiriamo il primo respiro, siamo giunti in tempo utile anche al secondo importante appuntamento storico del nostro viaggio, per il momento non c’è motivo di pensare al rientro che per altro potrà essere compiuto con meno pressione, almeno dal punto di vista delle date, per l’11 di luglio c’è tempo!
Alle 18 puntualissimo arriva il comitato di accoglienza. La giornalista, Christiana Chioti è la direttrice di un quotidiano di sparta (Lakonikos) che è venuta accompagnata da altre sei amiche ed un imponente spartano di più di due metri. Devo dire che la vista del gruppo è stata alquanto piacevole!
Ci presentiamo, poi Christiana e la traduttrice salgono a bordo per ascoltare il racconto di Giovanni e fare qualche domanda tecnica sul viaggio, il resto del gruppo rimane ad ascoltare seduto in banchina al fianco di Salina. La storia dei Parteni allontanati da Sparta e fondatori di Taranto non la conoscevano e la hanno ascoltata incuriositi ed attenti.
A conclusione del racconto, Giovanni, in via del tutto eccezionale, apre i sigilli della scatola contenente la pergamena consegnataci a Taranto dalle sacerdotesse, in sottofondo le musiche sacre, il sole ormai è basso sull’orizzonte, l’atmosfera è carica di patos, terminata la lettura delle pergamena, e Giorgia, l’interprete, scoppia in lacrime. W le emozioni!!!!!! È cominciato così il ritorno dei Parteni a Sparta.



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