29/06/10

ARRIVO A SPARTA

Da qualche parte nel Peloponneso 
28-giugno-2010

Anche stamattina siamo partiti prima dell’alba, 70 miglia da percorrere!!!

La giornata è bella ma il vento assente per molte ore e poi contrario. Stiamo scendendo la costa est del Peloponneso, il paesaggio è aspro ed imponente. Montagne alte a picco sul mare, la costa completamente brulla e disabitata. Di solito l’affermazione in merito a paesaggi similiè:”ma come fanno a vivere li?, questa volta non si può ripetere, completamente disabitata!
Finalmente sono venuti a farci visita sotto la prua i cari vecchi amici sino ad oggi stranamente assenti: delfini a ore 2!
Gli andiamo un pò incontro ma non sono stenelle piccole e giocherellone, sono dei meravigliosi tursiopi, un pò pia grandi e come al solito più pigri ed indifferenti, infatti fanno un passaggio velocissimo sotto la prua e si allontanano per continuare a nuotare lentamente per i fatti loro, inutile insistere, quando fanno cosi non ne vogliono sapere.
Continuiamo la navigazione, il vento rinfresca ma è di prua, il motore e soprattutto il cuscinetto, che ultimamente scalda un pò troppo hanno bisogno di un attimo di tregua; bene è arrivato il momento di vedere quanto Salina stringe.
I soliti 15-18 nodi, tutte le vele su e si comincia.
Il primo approccio con la rimonta è deludente. Salina pare non andare sopra il traverso!
Con un pò di delusione continuiamo e approfittiamo per avvicinarci alla costa.
E già la bolina qui non è un andatura scontata come siamo abituati a fare sulle nostre barche moderne. In effetti tornano in mente diversi passi dei tanti racconti letti.
La bolina te la devi sudare… sudare.., le vele tutte e tre con regolazioni differenti e la conduzione estremamente dinamica, tutto questo per ottenere una ventina di gradi sopra il traverso.
Credo si possa migliorare ancora! Il passo è comunque piacevole, 5 nodi costanti e la barca come al solito stabilissima, non troppo sbandata e accompagnata da ipnotici cigolii delle varie “cime” in tensione, l’albero e il boma: il legno non è silenzioso!
Sotto costa il vento da buono e ci fa stare in rotta a vela sino al capo, una volta doppiato però, il vento rinfresca sino a venti nodi e non siamo più ridossati.
Di nuovo sul naso è quasi buio e mancano ancora 9 miglia al porto. Bisogna accelerare, ammainiamo tutto e spingiamo di nuovo il motore contro un bel mare formato, ligo ligo, ma sta per fare buio e in tutta la zona c’e solo una possibilità per fermarsi, le poche altre sono da scartare a causa del pericoloso atterraggio con mare forzato in poppa.
Si naviga verso Neapoli, ma la situazione onestamente non mi piace molto, sul portolano non c’ è neanche, e la cartografia non da dettagli, sembra esserci solo un grande molo per mercantili e un piccolissimo porticciolo sempre esposto alle onde; ma arriva la svolta, col binocolo scorgo una grossa barca di quelle che fanno servizi ai mercantili che punta gli scogli, da qualche parte entrerà!? Se pur lontana mi metto dietro e la tengo d’occhio. Entra negli scogli.
Un invisibile molo costruito in mare, grande quanto un campo di calcetto.
Bene meglio cosi, nottata spartana prima di Sparta!
Buona Notte.

Alessandro.

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